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Bulgaria: dieci giorni tra antiche fortezze e monasteri

Viaggio "on the road" in tre tappe per visitare antiche fortezze ed i monasteri della Bulgaria centrale e settentrionale

Salve a tutti!
Voglio raccontarvi la splendida esperienza che ho avuto in Bulgaria, visitando questa meravigliosa nazione per dieci giorni, dal 29 luglio all’8 agosto. Premetto che partivo con la mia
compagna, che è bulgara, quindi godevo di un “trattamento agevolato” per la lingua (il bulgaro infatti è, come le lingue slave, praticamente incomprensibile per i neolatini!)
Prima di tutto il biglietto aereo: per Sofia consiglio Alitalia, prenotando per tempo costa circa 280€ A/R, compresa la tratta supplementare fino a Roma (io vengo da Cagliari) e non ci si stressa con i bagagli. Per chi vuole risparmiare e parte da Roma c’è la Wizzair, ma decolla all’alba e non è pratica, soprattutto se avete bagaglio extra. Da notare che con Alitalia c’è la franchigia di 23 kg, ma con UN SOLO bagaglio in stiva.
29/7/2011: Partenza alle 11 da Cagliari, tre ore di sosta a Roma quindi prosecuzione per Sofia dove arriviamo alle 18 ora locale (sono un’ora davanti a noi) e dove ci riceve il fratello della mia compagna, che vive là. Serata a cena in un ristorante in centro, organizzato dentro il cortile interno di una casa (ne è pieno là), quindi notte al Downtown Hotel, ottimo albergo dove abbiamo soggiornato in doppia a 80€, colazione inclusa (e di ottima qualità, aggiungo).
30/7/2011: in mattinata mio cognato ci ha accompagnati a noleggiare un’auto. Apro una seconda parentesi sui noleggi: con i noleggiatori istituzionali (Hertz la più economica) avrei speso per dieci giorni 350€ per una media (tipo Ibiza), che sarebbe stata nuova di zecca e con mille raccomandazioni sullo stato di riconsegna. Andando da un noleggiatore privato ci sono stati chiesti 400 leva (200€ circa, il cambio è fisso) per una Opel Zafira, non giovanissima ma ideale perché non dovevo preoccuparmi per i furti o i graffi, anche se aveva dei problemi di partenza a freddo. Ovviamente le garanzie sono minori rispetto ai noleggiatori istituzionali, quindi sappiatevi regolare, soprattutto se non conoscete nessuno. Tenete inoltre presente che in Bulgaria è controproducente girare con un’auto troppo nuove o con targa straniera, perché i poliziotti non sono sempre cristallini, e se vedono che sei un turista non sdegnano a volte di chiederti una “mancia” per evitare la multa; ad onor del vero, nonostante i numerosissimi posti di blocco, sono stato fermato una sola volta da un poliziotto onesto, ma mio cognato mi ha assicurato che spesso non è così (anche lui è abituato a pagare il “pizzo”; l’abitudine è così diffusa che un autista bulgaro in Italia, pensando che anche noi ragionassimo come loro, per evitare una multa ha cercato di dare 5€ ai poliziotti italiani, con il risultato di finire dritto al commissariato e sulle prime pagine delle news del suo paese). Inoltre è diffusa l’ottima abitudine di segnalare i posti di blocco con gli abbaglianti: fateci caso e rallentate, per i limiti di velocità sono molto fiscali (hanno anche i telelaser portatili, li ho visti).
Tornando al viaggio, arriviamo all’ora di pranzo a Plovdiv, la nostra prima meta. Le strade di collegamento principali sono mediamente in buone condizioni, le secondarie sono spesso disastrose. Se l’avete è utile il navigatore satellitare, io ho usato TomTom e non ho avuto problemi (anche se certe cittadine neanche le vedeva, la copertura è limitata ai centri principali). Pranziamo al ristorante Dayana, il miglior ristorante che ho trovato in BG (l’ho recensito in Tripadvisor, se vi interessa), quindi un giro nella città, che ha un’interessante zona pedonale. Cena, sempre per non sbagliare, al Dayana, dormiamo all’Hotel Noris, un tre stelle più che dignitoso con un bar che è anche punto di ritrovo della gioventù locale (le stanza però era ben insonorizzata e non ci ha dato problemi)

pubblicato sul sito "Turisti per caso.it"
qui il racconto integrale di questo diario

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